SERENISSIMA
di Ernesto Maria Sfriso
Ritratti di donne veneziane
56 ritratti di donne veneziane che con il loro modo d’essere hanno rappresentato lo spirito di un’epoca o una particolare temperie culturale, a partire dalla lontana fondazione della città lagunare fino ad arrivare ai giorni nostri. Non solo figure celebri e largamente descritte dalla storiografia, come la Regina di Cipro Caterina Cornaro e la cortigiana Veronica Franco, ma anche popolane quasi dimenticate come la vogatrice Maria Boscolo, le ricamatrici Lucrezia e Vittoria Torre, l’impiraressa Elisabetta Lazzari o la tabacchina Maria Teresa Trevisan.
Nei tempi più antichi prevalgono madri e figlie rassegnate e schiave della volontà della famiglia, come quelle di Elena e Giovanna Candiano, o di Felicita Malipiero, che seppur legate ai dogi dovettero piegarsi alla ragion di Stato e accettare il proprio tragico destino.
Nel Cinquecento fioriscono le arti letterarie: la raffinata poesia di Cassandra Fedele e Gaspara Stampa, la prosa elaborata di Moderata Fonte e Lucrezia Marinelli.
Nel Seicento convivono la pittura leggiadra di Rosalba Carriera e il canto barocco di Antonia Padoani Bembo, con i colori cupi di Giulia Lama e la sofferta erudizione di Elena Lucrezia Corner Piscopia.
Il Settecento è soprattutto il secolo delle nobildonne argute, disincantate e a volte civettuole, come Isabella Teotochi Albrizzi, Caterina Dolfin, Cecilia Tron, Giustina Renier Michiel, dai cui salotti si diffondeva la cultura internazionale, di pari passo con la stampa enciclopedica promossa da Elisabetta Caminer.
L’Ottocento si apre all’impegno politico e sociale con la militanza antiaustriaca della risorgimentale Maddalena Montalban Comello, le innovative attività educative proposte da Adele Della Vida Levi, le riviste femminili fondate da Gualberta Alaide Beccari.
Dalle complesse esperienze del Novecento emerge il teatro impegnato di Amelia Rosselli, l’esperienza politica e partigiana di Ida D’Este, il mecenatismo dell’americana Peggy Guggenheim.
Ernesto Maria Sfriso, noto scrittore-poeta-drammaturgo, dà fondo a tutte le sue collaudate tecniche stilistiche scegliendo per ognuna delle donne omaggiate uno specifico registro narrativo in modo da esaltarne, andando oltre il puro aspetto biografico, le caratteristiche interiori. Quindi con il susseguirsi di mini-atti teatrali, ragionamenti, flash visionari, introspezioni, dialoghi conviviali, scene a volte frizzanti e talora sofferte, offre al lettore una varietà di stimoli di riflessione sulla condizione femminile nel tempo affrontando punti di vista spesso inusuali.