I MURANESI NEL SETTECENTO

di Silvano Tagliapietra

 

La decadenza delle Corporazioni del vetro, episodi di stregoneria, assassinii, fughe e cospirazioni. Il secolo dei Lumi non illumina di certo Murano che sprofonda in una lenta agonia, fino al crollo finale con l’abdicazione di Daniele Manin.
Ma la vita sull’isola comunque continua e nelle famiglie si litiga ancora per l’eredità, ci si innamora della ragazza sbagliata e quando va bene si diventa garzoni…

 

Silvano Tagliapietra, storico, mastro vetraio, promotore dell’immagine culturale di Murano, descrive la vita dei muranesi nel Settecento con metodo preciso e documentaristico usando un registro vivace e accessibile, regalando momenti di emozione e spunti di riflessione sul passato e sul futuro dell’isola.

 

Il grande affresco che Tagliapietra ci stende innanzi è certamente popolato da un gran numero di vetrai, colti per lo più in occasione di qualche difficoltà o atto abbastanza importante da aver lasciato una traccia scritta in qualche documento d’archivio; la sua cronaca, tuttavia, ci parla anche del resto del popolo di Murano e, mostrandone la varietà e la complessità, permette di dare finalmente una fisionomia reale a questa mitica isola dove vivevano anche ortolani, pescatori e barcaroli, insieme a frati, monache e impiegati della Repubblica.

(Giovanni Sarpellon)


I SERIAL KILLER DELLA SERENISSIMA

di Davide Busato

 

Assassini, sadici e stupratori della Repubblica di Venezia

 

Veneranda Porta da Sacile, la prima omicida seriale femminile della Serenissima; Daniel Lanza, il maestro di Francese a caccia di vittime tra le calli nel Carnevale settecentesco; Marcantonio Brandolini, l’abate avvelenatore in sentore di stregoneria; Paolo Orgiano, lo stupratore vicentino dal “terribil vizio”; i conti Giusti di Verona e il rapimento della bella Angela Leonardi; il conte Lucio della Torre e l’efferato omicidio di Noale… sono solo alcuni dei criminali che molto scalpore hanno suscitato all’epoca della Repubblica di Venezia e che, per il loro modus operandi, potrebbero essere considerati dei serial killer se si applicassero loro le categorie della criminologia moderna.

 

Le ricostruzioni proposte da Davide Busato si basano perlopiù sulla consultazione della documentazione d’archivio della Quarantia Criminal e del Consiglio dei Dieci, la più potente e temibile magistratura della Dominante, e spesso hanno come sfondo una vitalissima ed inquietante Venezia ritratta realisticamente a tinte fosche. Si tratta di indagini complesse, risolte con intelligenza e mestiere dalla polizia o dagli Avogadori da Comun, servendosi quando possibile dei limitati mezzi scientifici disponibili al tempo.

 

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IL CORAGGIO DEGLI ANTICHI VENETI

di Federico Moro

 

L’avventura – L’epopea – L’eredità perduta

 

 

“Il coraggio degli Antichi Veneti” raccoglie la trilogia completa dei thriller storici ambientati nel Veneto del III sec. a.C, costruiti sulla misteriosa figura di Nerka Trostiaia, la Gran Sacerdotessa del Santuario di Pora-Reitia di Ateste, diventata punto di riferimento per i Veneti nella loro lotta contro i Celti grazie alle estasi mistiche che la rendono la “voce della Dea”. In questo romanzi Federico Moro sfrutta a pieno tutte le sue potenti armi di scrittore: la verosimiglianza nella ricostruzione storica e la velocità adrenalinica nei combattimenti.

 

L’avventura…Le nazioni dei Celti sono riunite con l’obbiettivo di distruggere l’Armata e le città dei Veneti. La flotta dello spartano Cleonimo risale il Medoacus verso il Santuario di Lova seminando dolore e devastazione…spetterà a Nerka Trostiaia assumere il comando della pericolosa missione per salvare il popolo veneto.

 

L’epopea… La morte corre lungo il fiume Plavis, falciando guerrieri veneti e scompaginando l’avanzata delle centurie romane. Toccherà al giovane Lucio Decimo Mure svelare i retroscena dei delitti che si diramano dal Santuario di Trumusiate a Lagole.

 

L’eredità perduta… Anno 452 d.C., gli Unni di Attila sono sotto le mura di Altino: esigono la consegna del misterioso Tesoro di Reitia. Solo “l’uomo senza paura”, Orso Galbaio, può salvare la città dall’attacco risolvendo l’arcano che sta dietro alla scritta “In Altno occultus est”.

 

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IL SOGNO DEI CARRARESI

di Federico Moro

 

Padova capitale (1350-1406)

 

Un saggio che riesamina le figure di Francesco il Vecchio e Francesco Novello da Carrara, la loro visione, l’avventura di un’intera città alla luce di una chiave interpretativa del tutto inedita. Per la prima volta, la Padova del Trecento è esaminata all’interno della geostrategia del tempo, pesando da un lato le ambizioni, dall’altro le forze disponibili. Il risultato è sorprendente, portando a rivalutare i due ultimi Signori carraresi e le loro scelte: audaci, senza dubbio, ma nient’affatto utopiche e comunque per molti aspetti inevitabili.

 

Intelligenti e valorosi sul piano personale, colti e astuti, d’indiscutibile coraggio anche di fronte alla morte, tragica con tratti addirittura epici per entrambi, Francesco il Vecchio e Francesco Novello sono qui sottratti al singolare oblio al quale sono stati condannati. Soprattutto è loro restituita la dimensione di grandi statisti, quali furono. Ebbero sfortuna ma, forse, proprio per questo sono ancora più meritevoli di ricordo e riflessione.


LA PROSTITUZIONE A VENEZIA NELL’OTTOCENTO

di Elisabetta Tiveron

 

Le dominazioni straniere (1797-1866)

 

Con la caduta della Serenissima (1797) e la dominazione francese, poi seguita da quella austriaca, inizia per Venezia il periodo forse più decadente della sua storia millenaria: tra la povertà sempre più evidente e lo stravolgimento dei fastosi costumi sociali che avevano caratterizzato la città, anche nell’ambito della prostituzione si percepisce il nuovo clima oppressivo con un incremento delle norme comportamentali e dei controlli igienico-sanitari, nonché della gestione puramente fiscale dei lupanari.

 

Finita l’epoca delle cortigiane colte che avevano affascinato re e viaggiatori, inizia quella delle poverette maltollerate e talvolta problematiche, spesso ad un passo dalla criminalizzazione o dall’espulsione dalla città.

 

Elisabetta Tiveron, attraverso lo spoglio della documentazione d’archivio, l’analisi della distribuzione delle case di tolleranza e le vicende giudiziarie di alcune prostitute, ricostruisce un ambito ancora poco noto della storia ottocentesca veneziana.

 

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PORTO MARGHERA

di Autori vari

 

A cura di C. Dorigo & E. Tiveron

 

Cento anni di storie (1917-2017)

 

Sono passati cento anni da quel 1917 in cui vennero fondate le prime strutture sul bordo della laguna antistante Venezia, ponendo le basi del polo chimico-industriale di Porto Marghera – idea partita da un articolo giornalistico del capitano marittimo Luciano Petit e sviluppata nell’arco di un ventennio da un gruppo di nobili e imprenditori capitanato da Piero Foscari e Giuseppe Volpi – e dell’attigua “città giardino”.

 

Da allora le storie di migliaia di persone si sono incrociate in situazioni non facili, come nelle tensioni politiche legate alla contestazione, ai grandi scioperi e alle lotte operaie, fino alla sanguinosa deriva terroristica di fine anni ’70; il dramma delle malattie mortali dovute alla mancanza di un’adeguata protezione degli operai e alla sottovalutazione della nocività di alcuni prodotti; la scoperta dei danni ambientali causati dagli sversamenti di sostanze inquinanti nei terreni paludosi e dalle fughe di gas tossici negli incidenti degli impianti.

 

Ma Porto Marghera non è solo un paesaggio di gru, banchine e ciminiere… vi aleggia una particolare vitalità che i sedici narratori ed un poeta, legati al territorio e riuniti in questo volume, – curato da Cristiano Dorigo e Elisabetta Tiveron – hanno scelto di far risaltare partendo da diverse prospettive, chi proponendo una visione più letteraria ed intimista e chi attingendo alla cronaca e alla storia sociale.

 

Scritti di: Beatrice Barzaghi e Maria Fiano – Nicoletta Benatelli – Gianfranco Bettin – Ferruccio Brugnaro – Annalisa Bruni – Alessandro Cinquegrani – Marco Crestani – Maurizio Dianese – Fulvio Ervas – Roberto Ferrucci – Paolo Ganz – Giovanni Montanaro – Massimiliano Nuzzolo – Tiziana Plebani – Gianluca Prestigiacomo – Sergio Tazzer