STUDIO ITALIA

Con studio visit si intende una pratica comune tra appassionati e collezionisti, cioè andare a trovare un artista dove lavora, vedere le sue opere in corso, esplorare il suo archivio, parlare delle sue tecniche, dei suoi prezzi, o anche semplicemente del più o del meno.

Piersandro Pallavicini, appassionato d’arte contemporanea, adotta questo metodo per proporre interessanti spunti d’approfondimento su aspetti poco noti del sistema di rapporti che lega gli artisti figurativi al mercato dell’arte tramite gallerie, mostre, fiere e piattaforme internet.
Da scrittore e “piccolo collezionista”, racconta i propri incontri con pittori contemporanei, ponendo l’accento sulla personalità, la tecnica creativa e le suggestioni vissute nei loro atelier. Studio Italia raccoglie nove di queste visite informali ad affermate figure del nostro panorama
artistico: Velasco Vitali, Federico Lombardo, Adelisa Selimbašić, Iva Lulashi, Giovanni Frangi, Daniele Galliano, Luca Pignatelli, Laurina Paperina, Valentina D’Amaro.

 

 

 

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DUE.CITTÀ

…due racconti naufraghi. Due racconti che rispondono a progetti di libri naufragati nella tempesta del tempo e della prepotenza d’altri compiti. Ognuno di essi è quindi il resto d’un proprio naufragio, un pecio, come si dice in spagnolo. Ma i due resti, i due pecios, si sono ritrovati a vicenda e sono poi entrati in tensione dialettica tra loro, confrontandosi entrambi e covando pure sentimenti d’amicizia tra l’uno e l’altro e, soprattutto, cimentandosi con la cifra che li unisce e li separa, il due. Tutto il mio lavoro e la mia vita scorrono sotto l’insegna del due: due paesi, due vite, due lingue, l’andare e il ritornare, il fiume di Eraclito e la sua discordia concordante – oppure concordia discordante –, la paternità universale e sovrana della guerra tra i contrari, la passione del nuovo e il richiamo del vecchio, il volto e il retro di ogni cosa adesso e in un successivo o anteriore adesso che è il contrario dell’adesso di ora.

 

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VENEZIA E IO

Città strappata alle acque, e che prima o poi alle acque tornerà, città sospesa e improbabile, città fragile e solidissima, bellissima e orribile, contesa fra mare e terra, affollata e deserta, Venezia è uno di quei luoghi capaci di riassumere una condizione esistenziale universale, quell’esserci e non esserci con cui ciascuno di noi deve ogni giorno fare i conti. Nelle pagine di questo diario, che è anche una lunga nota autobiografica e una guida letteraria per calli e quartieri di Venezia, Marilia Mazzeo posa il suo sguardo vagabondo su tutto ciò che Venezia dà: gatti, tetti, bambini, opere d’arte, cinema e caffé, amici, barche e motoscafi, canali. Nel suo vagare l’autrice cerca solo le contraddizioni. E, naturalmente, Venezia ne conta a bizzeffe, di contraddizioni.

 

Interviste:
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Gianni Maritati

RITRATTI VERI DI PERSONE IMMAGINARIE

E’ possibile che un avvenimento, una caratteristica caratteriale, una svolta biografica si coaguli in una figura? In un occhio, in una smorfia, in una carnagione? La faccia è il nostro stemma araldico, il nostro espressivo blasone? Oppure quei lineamenti sulla superficie anteriore della testa sono casuali, non significano nulla?

Partendo dai ritratti di Giorgio Camuffo, Renzo di Renzo traccia con efficacia e immediatezza un probabilissimo curriculum vitae e il personaggio prende corpo narrativo.

 

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VENEZIA È LAGUNA

di Roberto Ferrucci

 

Dopo le due tragedie evitate di un soffio nell’estate 2019, il tema delle grandi navi in laguna è tornato alla ribalta internazionale. Da troppi anni Venezia attende inutilmente la soluzione a questo che è soltanto uno dei gravi problemi che affliggono la città (decine di milioni di turisti che la assediano ogni anno, migliaia di appartamenti airbnb e la conseguente emorragia di residenti, lo scandalo del Mose, l’opera pubblica più inutile e cara d’Europa) e la soluzione non può che essere una: fuori le navi dalla laguna.

 

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