Elisabetta Tiveron

Di formazione storica, opera nel campo editoriale come autrice, curatrice, comunicatrice. Ha pubblicato un considerevole numero di libri per varie case editrici, occupandosi di cibo, viaggio, letteratura, storia sociale.
Con Cristiano Dorigo ha ideato e curato le antologie Porto Marghera. Cento anni di storie (1917-2017), La Venezia che vorrei. Parole e pratiche per una città felice, Lettere da nordest (Helvetia Editrice) e Frattempi moderni (Il Margine).

Libri dell'autore

LA PROSTITUZIONE A VENEZIA NELL’OTTOCENTO

di Elisabetta Tiveron

 

Le dominazioni straniere (1797-1866)

 

Con la caduta della Serenissima (1797) e la dominazione francese, poi seguita da quella austriaca, inizia per Venezia il periodo forse più decadente della sua storia millenaria: tra la povertà sempre più evidente e lo stravolgimento dei fastosi costumi sociali che avevano caratterizzato la città, anche nell’ambito della prostituzione si percepisce il nuovo clima oppressivo con un incremento delle norme comportamentali e dei controlli igienico-sanitari, nonché della gestione puramente fiscale dei lupanari.

 

Finita l’epoca delle cortigiane colte che avevano affascinato re e viaggiatori, inizia quella delle poverette maltollerate e talvolta problematiche, spesso ad un passo dalla criminalizzazione o dall’espulsione dalla città.

 

Elisabetta Tiveron, attraverso lo spoglio della documentazione d’archivio, l’analisi della distribuzione delle case di tolleranza e le vicende giudiziarie di alcune prostitute, ricostruisce un ambito ancora poco noto della storia ottocentesca veneziana.

 

recensioni:
Una Vita sui Libri


LETTERE DA NORDEST

Autori vari

 

A cura di Cristiano Dorigo e Elisabetta Tiveron

 

Nordest: direzione cardinale, macro regione i cui confini geografici variano in base agli ambiti (letterario, economico, storico, culturale) e alla sensibilità personale, luogo dell’immaginario, terra (terre) di grandi scrittori, di partenze e arrivi. Limes. In tempo di analisi prét-à-porter, di approssimazioni, di slogan, questo libro prova a uscire dalle stereotipie, dai luoghi comuni e a entrare nelle nervature, nell’inconscio attraverso le parole degli autori. Il linguaggio, il ragionamento, il pensiero, lo sguardo attento, la riflessione personale e la memoria collettiva diventano antidoti alle abitudini, alla superficialità, al giudizio sommario.

 

Testi di: Ubah Cristina Ali Farah, Gianfranco Bettin, Francesca Boccaletto/ Roberta Cadorin, Antonio G. Bortoluzzi, Alessandro Cinquegrani, Elisa Cozzarini, Fulvio Ervas, Angelo Floramo, Patrizia Laquidara, Luigi Nacci, Silvia Salvagnini, Giacomo Sartori, Tiziano Scarpa, Federica Sgaggio, Gian Mario Villalta, Stefano Zangrando. Postfazione di Francesco Jori.